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I "Super-errori" del web: parte 1-2, Silver Selfie e l'Uomo Taggo


Questo è il primo di una serie di post in cui presenteremo i "Super errori" del web, per riflettere su come lo utilizziamo.

Forse qualcuno di voi si sarà accorto che i volti nelle foto presenti su questo blog sono stati “pixellati”. Il nostro webmaster Alex, infatti, si è occupato di ingrandire i pixel di tutti i volti presenti nelle foto, per renderli non riconoscibili.

Perché? Dovete sapere che è vietato diffondere immagini, video o foto sul web, se non con il consenso scritto delle persone riprese.

Silver Selfie, Super-errore 2

Non ha chiara questa regola il primo "Super Errore" che incontriamo, Silver Selfie; egli vive sicuro di aver capito il senso della vita: farsi una bella foto in compagnia di qualcun altro e postarla.

Se sei un po' come lui, ricorda che postando continuamente foto rischi anche di dare un'immagine sbagliata di te agli altri o di condividere, senza accorgertene, opinioni e immagini che ti danneggiano.

Super errore 4: l'Uomo Taggo

Un altro super-errore è quello che commette l'Uomo Taggo: lui tagga (cioè "mette l'etichetta con il nome nelle foto") tutti gli amici, in tutte le foto, tutti i giorni. E si arrabbiano tutti.

Quando scatti una foto dove compaiono altre persone, dovresti sempre chiedergli il permesso prima di condividerle. Si chiama rispetto della privacy (il diritto alla riservatezza della propria vita privata). Quelle persone potrebbero non voler apparire in pubblico per qualsiasi motivo: sono venute male, non vogliono far sapere che sono state in quel posto o con quelle persone... Non ha importanza: scegliere è un loro diritto e chiedere il permesso un tuo dovere. Gli altri dovrebbero fare lo stesso con te.

A volte, capita pure che a venir fotografati non siano solo i compagni, ma anche i professori che tengono la lezione, cosa che contravviene a ben due regole: l’uso del cellulare in classe (vietato) e la pubblicazione di foto online senza autorizzazione. Attenzione perché questo comportamento, oltre ad essere punito a scuola con sanzioni disciplinari, in casi estremi, può addirittura essere considerato un reato, dato che la vittima può sporgere denuncia, visto l’utilizzo della propria immagine per scopi a cui non aveva acconsentito.

Quando parliamo di privacy, dunque, parliamo anche di riservatezza e di rispetto per gli altri.

Prima di postare la foto di qualcun altro, o di “taggarlo” su un social network, pensaci mille volte e chiedigli il permesso!

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