La genetica di Wonder
- classe III A
- 11 feb 2019
- Tempo di lettura: 3 min
L’anno scorso (2017/2018), con la prof.ssa Elena Righi, abbiamo letto un libro che ci è piaciuto molto intitolato “Wonder”.

Questo libro racconta di un ragazzo di nome Auggie, che viveva con la sua famiglia in una grande città e fin da piccolo è stato molto condizionato dal suo aspetto che veniva giudicato ,dai suoi compagni di classe, mostruoso. Allora fino alle medie Auggie studiò a casa, perché sua mamma "gli faceva da maestra." In prima media, Auggie decise di affrontare le medie con il sostegno dei genitori, della sorella Via e del preside, molto comprensivo. Ci fu un grosso cambiamento nella sua vita perché durante l'estate, tra la 5' elementare e la 1' media, dovette trasferirsi in una nuova città, lasciando i suoi pochi e unici amici. La sua decisione, che prima era un po' incerta, si confermò, così a settembre inizio ad andare a scuola.
Il libro racconta la sua vita da quando è cominciata la scuola media... Ma se ci tenete a sapere come continua, beh.... Leggete il libro!!! Si intitola: "Wonder", di R. J. Palacjo.
Noi quest'anno, con la nostra prof.ssa Iris Parisi, stiamo studiando la genetica, e questo argomento fa al caso nostro! Sotto vi abbiamo messo un glossario, per chi non conosce ancora nulla di questa materia.
Gregor Mendel fu soprannominato “padre della genetica”, perché fu il primo a spiegare la genetica tramite un libro intitolato “Esperimenti di ibridazione delle piante”. Per la arretrata evoluzione scientifica di quel momento, Mendel fece un grande passo avanti.
Grazie a lui oggi sappiamo che alcune malattie genetiche possono avvenire per una mutazione del DNA a livello dei nucleotidi che possono venire accoppiati in modo errato o addirittura saltati nella copiatura per fattori chimici, radiazioni o agenti biologici.
Nel libro "Wonder", nel capitolo “I quadrati di Punnet”, la sorella di Auggie, Via, racconta che in tutte le generazioni precedenti della sua famiglia non c’era nessuno che avesse lo stesso aspetto di August. Ciò significa che il fenotipo malato non si era mai manifestato.
Tuttavia i suoi genitori dopo un consulto genetico, seppero che nel cromosoma 5 di August c’era un gene difettoso. Via in tal modo scoprì che sia i suoi genitori che lei erano portatori del gene difettoso.
Nei consulti i genetisti usano tutt'oggi i quadrati di Punnet: il quadrato di Punnet è un diagramma ideato da un genetista britannico e viene utilizzato in biologia per determinare la probabilità con cui si manifestano i diversi fenotipi derivati dall'incrocio di diversi genotipi.
In particolare, nel libro si parla delle probabilità dei figli che potrebbero avere Auggie e Via abbiano la stessa malattia genetica del ragazzo o che siano portatori sani. Questa ultima definizione vuol dire che nel genotipo è presente il gene mutante, ma nel fenotipo (in questo caso l'aspetto fisico) non si coglie alcuna differenza. Se invece il gene mutante si raddoppia, la mutazione è visibile nel fenotipo.
Via spiega: “Se sposassi qualcuno che possiede lo stesso gene difettoso, ci sarebbe una probabilità su due che nostri figli fossero portatori del gene e avessero un aspetto assolutamente normale, una su quattro che i nostri figli non fossero portatori del gene, e una su quattro che i nostri figli avessero lo stesso aspetto di August.”

Se Via sposasse qualcuno senza gene difettoso avrebbe una probabilità su due che i suoi figli siano sani e una su due che siano portatori.”

“Se August avesse dei figli con qualcuno che non porta traccia del gene, ci sarebbero il cento per cento di probabilıtà che i loro figli ereditassero il gene, ma lo zero per cento di probabilità che il loro figli ce l'avessero doppio, come August. Il che significa che sarebbero portatori del gene ma senza conseguenze, potrebbero cioè avere un aspetto normale”.

Le tabelle sopra non sono altro che i quadri di Punnet raffigurati da noi.
Facendo questi quadri ci siamo accorti di un errore presente nel libro in una delle ipotesi prospettate da Via, ma lasciamo ai curiosi il compito di scoprirlo!

Vi consigliamo vivamente questo libro perché parla di un'amicizia che va oltre il giudizio, un'amicizia forte e vera. Inoltre vi sono figure di adulti e ragazzi davvero uniche, ed è solo il primo di una serie di tre romanzi di grande successo.

Buona lettura!
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